
Riappropriarsi dello spazio urbano, contaminando la città con elementi creativi presi dal nostro immaginario personale, diventa soluzione decorativa e insieme gesto di rottura ed evasione dall’isolamento.
TEATRO BURRI
Una piattaforma sollevata da terra, sei pannelli rotanti, tinti di nero opaco da un lato e di bianco dall’altro che svolgono la funzione di quinte. Si presenta così il palcoscenico a cielo aperto situato tra l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco in Parco Sempione, ideato come macchina scenica sempre pronta all’uso. L’opera si fonde non solo con il paesaggio ma con l’essenza stessa della città , concepita non più come luogo esterno ma come scenografia del teatro e invita a mettersi in scena in uno spazio pubblico e aperto a tutti. Per questo nella ricerca della location per la nuova campagna, il Teatro Continuo è risultato la scelta ideale. Le carte Texturae colorano le quinte mentre i tappeti Karpeta decorano la base di questa struttura sospesa tra immaginazione e realtà che trasforma chiunque in un soggetto teatrale, mentre tutt’intorno il Parco Sempione e il Castello Sforzesco trasformano la città in un paesaggio narrativo.


